Il ribaltamento della situazione spesso tra il tuo capo e te. Il proprietario cafone, può uscire e con molte frasi infelici, offendendo il proprio dipendente, chiamato collaboratore. Collaboratore, come se si collaborasse e non che si fosse in una dinamica di capo-dipendente. Nella maggior parte dei casi il rapporto é simile a quello cittadini-stato. Cioè ti prendo tutto quello che posso, tu collabori votando e noi continuiamo a vampirizzarti. In questo senso, sí, collaboriamo.
Gli stipendi indicati dai contratti sindacali, sono un minimo. Non lo standard. Eppure i proprietari di attività non lo hanno capito. Quando fai un lavoro part time, e vieni pagato 600 euro mensili e il tuo boss ti dice: la gente é proprio barbona, 200 euro per una giacca non é tanto. Vero. Non é tanto. Un’appartamento ti costa 600 euro. Che vuoi che siano 200 euro per una giacca. Un terzo di affitto mensile non é molto. Quando poi guadagni 600 euro come me, sentirti dare del barbone perché non compri una giacca alla Modica cifra di 200 euro, dovendo pagare affitto, bollette, cibo, un cinema al mese, sei proprio un barbone.
Il dipendente dovrebbe essere messo in condizione di vivere una vita serena, motivato al lavoro con compensi, anche solo elogi, ma non solo. Se per esempio da solo io vendo più di quando ci sei tu, o ci sei tu da solo, dovresti fare un regalino, capire che ci so fare meglio di te. Perché se faccio meno di te non mancherai di ricordarmelo.
Essere padroni della propria vita, lavorare per complementare la propria esistenza per dirigerà verso i propri desideri é il principio base dell’economia.
Lavoro ->guadagno -> faccio la vita che voglio.
Il principio dovrebbe essere questo. Invece nella maggior parte dei casi, la situazione é la seguente.
Faccio un lavoro di merda -> riesco a malapena a pagare le spese -> faccio una vita di merda e null’altro aldilà del lavoro
Evidentemente qualcosa si é fallato. Un problema negli ingranaggi ci deve essere. Un fisso più provvigioni potrebbe essere un buon incentivo. Certo se il fisso diventa meno del normale fisso, e l’incendio mi serve per arrivare al fisso base, non funziona. Vero é che il titolare deve affrontare spese, investimenti e soprattutto tasse. Se però, ti lamenti della crisi, mi paghi in ritardo perché non hai soldi subito, se ti fai un viaggio e mi chiedi lo straordinario per coprirti e mi paghi in ritardo, capirai perché io e le vecchiette diciamo il Rosario sperando il tuo aereo cada.
Vuoi pagarmi in nero per non pagare le tasse. Non é giusto, ma altrimenti non ho un lavoro. Tu non ci paghi le tasse non puoi pagarmi il netto di un dipendente in regola, sarei due volte coglione.
Ma lo stato dov’é? La polizia che deve controllare l’illecito dov’é? Nessuno é mai venuto a controllare le mie condizioni di lavoro, il contratto. Davvero é tutto lecito se non c’é espressa denuncia? Chi deve proteggere il lavoratore dov’é? Se pago in ritardo le tasse mi spolpi con interessi. Se mi pagano in ritardo mi dici: beh, o fai causa, o pazienza. Non dovrebbe essere automatico che il datore di lavoro che paga in ritardo sia penalizzato?
Sarò troppo di parte, forse, ma credo che alcune cose vadano smussate, ma altre appesantite. Paghi meno tasse, ok ma se sgarri paghi di brutto a bestia. In Germania e Inghilterra va così. Pare funzioni. Se provassimo a fare come loro?