Pane, panelle e crocchè

Questa non è una ricetta mia, è una ricetta tipica di Palermo che voglio condividere con voi.

A Palermo, c’è la tradizione di mangiare pane e panelle. Potete trovarli nelle friggitorie, nei baracchini in giro, a casa di amici insomma, pane e panelle è ovunque e per tutti!

Le panelle altro non sono che farina di ceci e acqua e un po’ di prezzemolo, viene  messo tutto a bollire con poco sale e si fa addensare come se fosse una polenta. L’impasto caldo poi viene generalmente steso, dello spessore massimo di 3 mm, su delle tavole e poi una volta freddo viene fritto in pezzi in olio bollente. Una variante più casalinga, non potendo avere lo spazio per stendere l’impasto, consta nel posizionare l’impasto denso dentro degli stampi da plus cake e lasciarlo raffreddare lì, magari rivestendolo di pellicola, oppure oliando lo stampo, e una volta freddo si fa sgusciare la forma e si taglia in fette sottili prima di friggerlo. Cugine della farinata che ricca d’olio, ma cotta in forno troneggia in liguria, o la più morbida e untuosa cecina toscana, è un buon apporto proteico associato a del buon pane o alla fugassa!

I cazzilli invece altro non sono che patate lesse, schiacciate, salate, pepate e prezzolate. Altamente vegan come le panelle. Vengono chiamate Crocchè generalmente dal francesismo Croquettes che appunto il palermitano storpia come è tipico fare. Serve come riempitivo, apporto energetico, soprattutto in una vita contadina e agreste come era la vita sicula un tempo.


Le melanzane fritte, come il fritto in genere, sono una cosa molto tipica nella cucina siciliana. Il fritto oltre a rendere buona qualunque cosa e quindi se ci sono problemi economici friggere qualcosa di non buono fa recuperare e nergia e sostanza. Adesso che le verdure sono sublimi però e il fritto viene effettuato seguendo procedure migliori, non si può che gustare qualcosa di buono che viene sublimato. Le melanzane sono molto importanti nella cultura siciliana, come in quella araba che ci ha lasciato l’eredità della sua preparazione. Nella cultura palermitana si fanno anche fritte passate nel pangrattato a mo’ di cotoletta. Squisite!


Ovviamente se parliamo di melanzane fritte e cultura araba non possiamo non menzionare la caponata di melanzane. Piatto tipico siciliano che ha una variante per ogni appartamento che ha luogo in Sicilia. La base però è sempre melanzane fritte a cubetti, con sedano, cipolla, salsa di pomodoro, olive, aceto e zucchero. Melanzane e sapore agrodolce tipico della cultura araba che raggiungono l’apice in questa preparazione.

Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ecco alcune foto di me, Chicca e mia mamma che ci strafoghiamo ‘nni Francu u Vastiddaru, che trovate in piazza Marina e che ha una grande possibilità di piatti vegani, a loro insaputa! 🙂

13 pensieri riguardo “Pane, panelle e crocchè

  1. Mirkooooooo!!!! Madonna che fameeeeee!!! Mi mancano i cazzilli e le panelle, mi sono sempre detta che quando le assaggerò sarà in Sicilia, ma qui di viaggi manco l’ombra 😦
    Tra l’altro, aggiungerei che questi sono due tra i pochi (anzi, credo unici) cibi da strada siculi che vengono fritti in olio e non nello strutto, secondo tradizione 😀

    1. Si Alice, ma sono anche unici come preparazione vegan, se pensi che gli altri finger food sono per lo più interiora e scarti di macelleria, possono anche essere cotti in olio evo per me ma non li mangerei comunque! 😛

      Si comunque in genere la cucina sicula è molto vegan, almeno quella delle origini. Ora sembra che abbiano paura della povertà e il prosciutto e il formaggio lo cacciano ovunque, fai conto che l’altra volta mi hanno portato una caponata con il tonno, per arricchirla…dico, presente la quantità di ricchezza di sapori e grassi al naturale? Necessario il tonno? No, ma abbondiamo…

  2. Rivedere queste immagini mi fa ricordare quella giornata con immenso piacere e golosità 🙂 A parte la foro che sono già in estasi al pensiero di addentare quel fantastico panino 🙂
    L’altro giorno il papi mi diceva: Mi mangerei un bel panino con le panelle 😛
    Devo proprio provare a riprodurle!
    Un bacione a te e anche a mamma Graziella 🙂

  3. meravigliosiiiii!!!! mi è venuta l’acquolina in bocca a vedere queste foto di piatti tipici vegani siciliani 😀 😀 inconsapevoli…! un abbraccio

  4. Mamma mia, già solo le foto mi hanno fatto venire fame e nostalgia allo stesso tempo!!! Da “francu u vastiddaru” ci ho passato un numero di sabati sera imprecisato!!! Adoro le crocché, la caponata e le melanzane in qualsiasi loro forma!!! Tempo fa ci siamo cimentati nella realizzazione casalinga di panelle, non sono venute male, ma niente a che vedere con le originali!!!
    ps. adoro i panini alle panelle e crocchè di testagrossa a Mondello, conosci?

  5. come siete seriiiiiiiiiiiiiiii !!!!!
    sìssì ho seguito il tuo consiglio e me li sono pappati tutti i piatti che hai descritto: e Palermo mi è tanto piaciuta 🙂
    un bacione ^^
    Bibi

  6. Un tuffo nel passato!!! guardare queste meraviglie mi riporta proprio indietro. Della tua calda terra, mi mancano gli odori, il sole (qui non è uguale), il mare. Quando andavo in spiaggia, il primo incontro era proprio con un furgoncino che vendeva pane e panelle!!!! Buonissima mangiata tu, Chicca e tua mamma (bellissima mamma).

  7. Ho uno zio sardo sposato con una siciliana,vivono a Palermo e per le vacanze estive scendono sempre in Sardegna!Conosco bene le panelle *_* e le arancine,crocchè…ogni estate ne friggeva a kg CHE BUONE!!!Grazie al tuo blog sto riscoprendo tante cose ottime e facilmente veganizzabili!!Grazie 😀

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