Nella mia classe alle superiori sopra la testa dei miei insegnanti svettava questa scritta:
RUIT HORA
Mi faceva riflettere. L’ho sempre notata e non potevo farne a meno, lì, in alto scritta con caratteri cubitali.
C’erano giorni in cui pensavo che probabilmente, forse, era lì per dire: il tempo passa in fretta e l’ora finirà presto e tra poco sarai libero da questo supplizio.
Ma quel tempo che passava in fretta, mi faceva pensare ai granelli della clessidra che cadono in fretta, passano, e una volta andati giù non possono più risalire. Una clessidra eraclitea, che si, la puoi rigirare, ma i granelli in quell’ordine, in quel modo non ci passeranno mai più.
D’altra parte invece pensavo che quella scritta fosse lì per dirmi: Il tempo passa veloce, inesorabile e non trona indietro più, approfittane e vivili questi momenti perchè non ti saranno più dati. Ora è il tempo di imparare, imbastire la vita e imparare a volare.
In un modo o nell’altro ho sempre pensato di non avere mai tempo abbastanza, di non essere mai sufficientemente a tempo con il resto, che ogni cosa che stessi vivendo fosse irripetibile e che non potevo tirarmi indietro.
Questo mi ha portato a crescere con l’ansia di sapere, conoscere, sperimentare e dire sempre di sì alla vita.
E anche con una morale molto militaresca, una morale che impone che si agisca sempre, velocemente, senza risparmiarsi mai, perchè il tempo vola e non va sprecato.
In questo periodo in cui sono lavorativamente poco attivo, lavoro inteso come produttivo in termini economici, mi sto concedendo invece di vivere il momento per quello che è.
Indagare me stesso senza ansia da prestazione. E’ una cosa del tutto nuova per me, rivoluzionaria. Non sempre se ne ha il lusso, ma io ce l’ho adesso e voglio godermelo, voglio assaporarlo fino all’ultima goccia.
Vi capita mai di sentirvi di fretta, rincorrere scadenze, eventi da calendario e tutto si affolla creando il caos senza riuscire più a capire dove sia iniziato quel treno che stiamo abitando che corre e non si capisce più da che parte sia la locomotiva?
Io ho deciso che per ora scendo. Per un po’.
Voglio prendermi una vacanza dalla mia vita.
O forse, cominciare a vivere per la prima volta.