Sicuramente sarà successo anche a te, che leggi mille blog, guardi video su youtube e ti chiedi spesso quale sia la chiave o il senso della tua vita.
Cerchi spunti sempre nuovi per migliorarti, crescere, sviluppare le tue capacità e levigare i tuoi difetti.
Esistono molteplici spiegazioni per questo comportamento ma io vorrei focalizzarmi su una: sopravvivenza.
La vita su questo pianeta è volta alla sopravvivenza.
Io vivo in modalità da sopravvissuto davvero da molto tempo, forse troppo a lungo. Potrei superare facilmente un master sull’argomento.
Ho dovuto superare molti ostacoli, molte esperienze brutte e mi sono trovato molto spesso a mettere da parte le cose belle che accadevano perchè ho sempre pensato di non avere tempo per godermele, perché con ogni probabilità, di lì a poco sarebbe successo qualcosa di brutto o di difficile che avrei dovuto affrontare, risolvere e che quindi tutte le mie energie si dovevano usare per trovare e risolvere il problema.
Nella vita la nostra spinta al miglioramento è sempre atta a permetterci di avere maggiori qualità per poter essere più produttivi, Per essere più attraenti e di conseguenza dare una progenie migliore.
Quando abbiamo delle esperienze vogliamo condividerle per riuscire ad avere un maggior valore, soprattutto agli occhi delle persone che amiamo. Vogliamo essere confermati come persone valide nel nostro nucleo sociale. Avere degli amici, una rete relazionale, aiuta ad amplificare il senso del nostro benessere e di conseguenza il nostro valore percepito internamente e nel nostro gruppo familiare.
Quando però si cresce in una famiglia disfunzionale, con uno o entrambi i genitori che ci deprezzano o ci denigrano, riesce molto difficile riuscire a dare il giusto valore a noi stessi e spesso tendiamo ad essere molto più severi con noi stessi. Poichè non ci viene riconosciuto il giusto valore, non riusciamo ad avere quel sano equilibrio che sta tra il proprio giudizio e la percezione del giudizio altrui.
Purtroppo è una cosa comune e che si reitera con il comportamento umano di volta in volta esperienza in esperienza.
Quando si riesce a scardinare l’assenza di giudizio esterno che viene vissuto come valore assoluto a fronte del nostro giudizio interno, allora si riesce a ricostruire un giudizio equanime che ci permette di vivere meglio e di raggiungere sempre più obiettivi. Si riesce a quel punto a lottare solo contro gli ostacoli oggettivi e non contro qualunque cosa nasca dentro di noi e che non fa si che possiamo raggiungere altri obbiettivi per poi darci addosso ancora di più.
Tutto questo per dirvi, amic* che fate bene a migliorare e cercare di stare meglio. Se però notate che vi bacchettate troppo coccolatevi un pochino. Dovete essere la versione migliore di voi stessi, ma di oggi. Non quella ultima e finale già da oggi.
Non valutate un frutto colto verde dicendo che fa schifo, lasciate che possa maturare e poi assaporarlo.
Vi lascio con questa riflessione!