Esiste un concetto di giusto e sbagliato che spesso ci attanaglia. Ci paralizza a volte, ci spinge a compiere delle scelte.
“Giusto e sbagliato” sono due categorie che ho imparato a non usare più nella mia vita. Le ho in un primo momento sostituite con “Utile o non utile”.
Su questo dibattito chiunque si sia occupato di filosofia e di etica si è imbattuto e sa quanto profondo e controverso sia.
Personalmente quello che credo è che sia nella semplicità delle cose che si racchiude il seme della verità. Tutte le verità sono semplici, tutte le verità sono accessibili, tutte le verità sono raggiungibili. Se non lo sono non sono verità.
Altresì vero, ovviamente a mio avviso, è che la verità non è una. Chiunque abbia una verità, o crede di avere la verità, o sente che la verità sia nella sua tasca, di solito non è una persona che mi va a genio.
La verità è molteplice, caleidoscopica, versatile. Esistono verità, anche assolute, ma lo sono per il tempo che il pensiero riesce a coglierle. Quante volte siamo stati certi con assoluta certezza e cieca fede di qualcuno? Quante volte ci saremmo giocati tutto su una situazione immutevole? Una coppia inossidabile? Io personalmente innumerevoli volte.
Significa allora che non esiste certezza o assoluta verità? No. La verità e la certezza sono tali nel contesto e nel momento in cui vengono da noi percepite.
Quindi in quel momento io amo quella persona alla follia e nulla ci potrebbe mai separare. Verissimo. Poi dopo qualche mese quella verità potrebbe cambiare. Non significa che quella di prima non fosse verità, semplicemente lo era nel tempo in cui è stata formulata.
E’ chiaro?
Allo stesso modo Giusto e sbagliato sottendono al concetto di verità. Giusto è qualcosa che corrisponde al vero e sbagliato è qualcosa che sta al non vero.
Ma lasciate che vi ponga una domanda: uccidere è giusto o sbagliato?
Vorrei che ci pensaste profondamente. La prima risposta è: sbagliato.
Istintivamente chiunque di noi che non è sociopatico risponde così.
Ma allora io ribatto: uccidere è sempre sbagliato?
La risposta qui divide le persone. Quelli con la verità in tasca dicono “si, è sempre sbagliato togliere la vita a qualcuno”.
Un altro gruppo di persone dice “beh, dipende, se uno prova a uccidere me o i miei cari, io per difendermi potrei uccidere. In quel caso non è giusto ma è necessario”.
E io sono perfettamente d’accordo. Forse. Ma cosa cambia tra il primo gruppo e il secondo gruppo?
Il primo gruppo sostiene sia impossibile, il secondo che sia possibile.
Non esiste una risposta corretta. Quando parliamo di etica parliamo di umano sentire.
Il secondo gruppo però si apre al dubbio, all’ambiguità, il secondo gruppo sente che c’è di più.
Allora lì sarebbe bello avervi tutti in video conferenza e cercare di capire quando un contesto è “accettabile” o no. Avremmo mille idee differenti. Questo è il bello del ragionamento.
Se hai letto fin qui avrai capito cosa intendo per utile e non utile. Quando qualcosa accade, nella mia vita, ad oggi, mi fermo, e rifletto. Mi chiedo: “quello che sto per compiere come atto di risposta alla contingenza esterna è “utile” o “non utile” al mio scopo?”
E qui nasce un secondo interrogativo, senza il quale non si può vivere a mio avviso: Qual è il tuo scopo?
Il mio personale scopo è la felicità ultima degli esseri senzienti. Nobile ed elevato lo so. Ma devo puntare in alto per risolvere il piccolo misero mondo a cui appartengo.
Quindi ogni scelta, ogni movimento, azione, decisione, risoluzione è determinata non dalla mia personale felicità ma dalla felicità collettiva.
Se penso alla mia sola felicità ogni mia azione è determinata alla soddisfazione del mio ego. Se invece penso solo alla collettività io non esisto. Se penso alla totalità allora trovo l’equilibrio per mettere tutto a posto.
Quindi “utile” e “non utile” sono categorie, determinate dalla felicità collettiva. Esistono molti strumenti per allenarsi in questo. ma per oggi mi fermo qui. Se siete interessati potremmo approfondire insieme.
Che ne pensate voi di “giusto e sbagliato”? E della mia risoluzione di “utile e non utile”?
Fatemi sapere nei commenti!
Una magnifica giornata, o serata, ovunque vi troviate nel vostro percorso!