Oggi è il mio compleanno!!!

Si, lo so che molti di voi potranno dire e chi se ne frega, ma in realtà il mio compleanno per me è sempre stato importante.

Per chi nasce in estate il compleanno per i primi 18 anni di vita sono una tragedia.

Perchè? (direte voi)

Molto semplice, tutti i bambini in estate raggiungono i nonni in vacanza, oppure partono per la colonia e così via. Insomma in estate i bambini nelle città non ci sono.

Se sei cresciuto in campagna ancora peggio. nessuno nei paraggi ha voglia di muoversi. Men che meno i genitori hanno alcuna voglia di accompagnarti da nessuna parte e nessuno vuole portare i suoi figli da te perchè vogliono rilassarsi e non vogliono andare a portare il bimbo a giocare.

Il mio dramma del compleanno da bambino

Detto questo il mio dramma è nato dalle innumerevoli volte che mia madre ha organizzato il mio compleanno con immense quantità di patatine, ingenti quantità di pop corn, torte, bibite gasate e quant’altro.

Puntualmente distribuivo i miei inviti per la festa. Aspettavo con ansia l’arriva dei miei amichetti, facevo spazio in camera mia per tutti i regali che sarebbero arrivati come ho sempre visto fare a tutti i miei coetanei durante l’inverno che scartavano per ore regali e raglini fino all’arrivo del regalo dei nonni.

Appena arrivava l’ora precisa dell’inizio delle feste di solito non suonava il citofono. Sembravo un condannato a morte che continuava a fare avanti e indietro tra il citofono, per controllare se funzionasse, e il tavolo imbandito di ogni meraviglia.

Dopo circa mezz’ora le speranze iniziavano a calare…

…improvvisamente suona il citofono! Il mio migliore amico entrava e veniva a festeggiare con me.

Nel frattempo avevo strappato i capelli a mia sorella perchè iniziava a mangiare le bontà sul tavolo e io non volevo perchè erano per gli ospiti!

Dopo un’ora…nessun altro. Non arrivava più nessuno.

La festa iniziava e si concludeva con quell’unico amico del cuore che per pena e pietà veniva al mio compleanno, con un regalo scelto da sua madre che corrispondeva al gusto di lei, per quello che avrebbe comprato a suo figlio, che mai ha riscontrato il mio gusto o desiderio.

prendevo questo piccolo, unico regalo e lo piazzavo al centro di camera mia. In quello spazio immenso che speravo di riempire con carta regalo colorata, scatoloni, e stupendi giocattoli.

Invece no.

Vuoto totale.

Poi arrivava il regalo dei miei genitori, non era proprio quello che avevo desiderato ma era la versione più piccola o sottomarca. Ero felicissimo lo stesso perchè almeno quel mio piccolo desiderio si era quasi realizzato. Ero quasi quel bambino felice che avevo sognato la mattina del mio compleanno.

Conclusioni finali sul mio compleanno

Ora da adulto è più facle trovare amici cari e ver con cui passare la mezzanotte. Ho passato molti compelanni felici.

Ho impatrato con il tempo ad essere felice e apprezzare quei pochi amici che ci tengono. Quegli amici che ci sono sempre e comunque e ti pensano magari scrivendo solo un sms perchè ti pensano.

Impari che facebook adesso lo ricorda a tutti e anche se arrivano oltre 2000 auguri tu conti solo gli sms o i whatsapp. Le chiamate di solito sono 3: mia sorella a mezzanotte, mia madre la mattina e mio padre in tarda mattinata.

Alla fine il compleanno è un giorno come un altro, anche se mi fa piacere ricordare il giorno in cui ho scelto di venire su questa terra ed esperire questo viaggio chiamato vita. Questo percorso ad ostacoli che tra cadute e botte alla fine è un percorso meraviglioso che dischiude tesori continui.

Quando sei in ascolto la vita risponde e regala miracoli. Quando è il mio compleanno adesso prendo un bicchiere di vino. Faccio un riassunto dell’anno passato. Faccio un bilancio e mi sorrido. Sorrido dentro di me e sono sempre felice dei miei successi e della crescita annuale. E’ un momento per me. Il mio momento dei bilanci.

L’amore vince. Anche se un po’ di amore questo giorno me lo tengo tutto per me.