Il più bel trucco del Diavolo sta nel convincerci che non esiste
(Charles Boudelaire)
Molte persone quando si riferiscono al demonio, lo definiscono Satana. Utilizzando una parola aramaica שָׂטָן (pronunciata Shatàn) pensando all’essere con forcone, zoccoli, artigli, zanne, rosso ecc.
Naturalmente saprete che queste sono tutte allegorie che appartengono al periodo medievale. In realtà in lingua aramaica satan significa opponente, colui che ti si oppone. Nella terminologia kabbalistica viene anche chiamato Ego. Ego cos’è? E’ quella cosa che ci fa desiderare solo per noi stessi, che ci tiene fermi nella nostra zona comfort e di solito ci dice: “ma chi te lo fa fare?” Ma perché vuoi sbatterti così tanto?” “non è logico, meglio fare come sempre” “dai, oggi no, meglio domani”.
Il più antico e grande segreto di Satàn è che parla con la nostra voce ed è un angelo che si oppone a noi ma solo per farci crescere nella vita. In che modo? Tutte le volte che noi facciamo qualcosa che va oltre il nostro essere comodi, oltre quello che è routine, oltre quello che è adagiarsi sul sicuro, sempre si rivela una benedizione. A volte addirittura parliamo di miracoli. (Parlo per esperienza personale di tutto quello che scrivo. Non sono lezioni teoriche). Ma qual’è il vero gioco di questo opponente, ego, angelo che ci ama?
L’opponente parla con la nostra voce. Quindi ci riesce difficile capire quando siamo noi a desiderare quella cosa o quando è lui che fa il suo gioco per vedere se siamo o meno in grado di creare qualcosa di buono, nuovo o bello nella nostra vita. Ma questo è solo uno dei suoi piccoli trucchi-giochetti. Il più grande gioco che ha a sua disposizione è il tempo.
Dilatare o accorciare il tempo per illuderci che le nostre azioni abbiano o meno esito positivo o negativo. Quante volte facciamo una buona azione e poi ci capita una cosa negativa? quante volte facciamo una cosa cattiva e poi sembra che subito ne traiamo beneficio? UN esempio su tutti: se litighiamo con qualcuno e spacchiamo tutto ci sentiamo bene e forti. vero? Vero. Ma poco dopo ci rendiamo conto di aver sbagliato, esagerato e distrutto qualcosa di prezioso come una persona, un rapporto o un oggetto. Bene. Satan fa proprio questo gioco. Ritarda gli effetti benefici delle azioni positive facendo magari accelerare gli effetti negativi di altre azioni negative fatte in passato e viceversa. gioca a farci andare sull’ottovolante così da arrivare a dire: “ma chi se ne frega, se fai del bene non ricevi nulla e invece chi si comporta bene alla fine la vince sempre”. Ed ecco che appena dici una frase del genere il tuo opponente segna un punto per se. Ha vinto la partita. Il gioco segna vittoria.
Ma perché fa tutto questo? secondo la kabbalah, l’opponente nasce con noi, ce lo scegliamo noi per svolgere il nostro compito spirituale in questa vita. Ci conosce come nessun altro e sa quali pedine muovere per vedere se certi comportamenti li riusciamo a superare o reiterare. il suo scopo è quello di farci capire e imparare le lezioni che ci servono per migliorarci. Diciamo pure che da questo punto di vista è il nostro migliore amico. Instancabile, sempre pronto a metterci alla prova, ci aspetta dietro l’angolo a ogni svolta, non ci molla mai.
Esiste un modo per abbassare il volume di questa vocina di Satàn e far crescere la voce della nostra anima? Si. Se siete curiosi, e volete capirne di più vi rimando a it.kabbalah.com e vi comunico che tra pochi giorni inizierà il corso di kabbalah 1. Un corso on line di 8 lezioni da fare da casa. Io ve lo consiglio. Questa saggezza millenaria mi sta cambiando la vita e spero di cuore possa aiutare anche chiunque di voi. Guardate anche per curiosità. Aspetto commenti e riflessioni. 🙂
Una splendida giornata a tutti voi!