Ci insegnano che i sogni sono desideri nascosti,
i sogni solo alcuni sono disposti a raggiungerli,
solo alcuni hanno diritto di raggiungerli.
Se ce la farai, ci riuscirai, sarai più in gamba di loro,
ti sosterranno nel farlo ma mai dandoti lo slancio necessario.
Se tu ce la fai, dirai al mondo che è possibile,
Pensa che brutto, per un genitore, che non ce l’ha fatta.
Ti annientano, cercano di omologarti, di farti temere il giudizio,
loro, degli altri, della società, del partito, dei colleghi,
tutto è sottoposto a osservazione e giudizio.
Potrebbe essere così oppure o no.
“Non fare questa cosa”, “non azzardare, non si può sapere mai…”
Ma non si può sapere mai che? cosa? cos’è che deve accadere?
Qual’è questa terribile cosa dietro l’angolo che devo aspettarmi?
Quanto dopo ha ucciso il mio domani. Proprio così.
Forse se riuscissi a muovere le mie alette da solo,
Se riuscissi a vivere di me e me soltanto.
Se le mie scelte fossero più libere.
Hanno forse reciso il mio coraggio alla libertà.
La spinta vitale a sapere cosa fare, accettare il rischio.
La mia vita è ora, devo usarla.