Una cosa che sto imparando questi giorni è: lasciare andare. Lasciare andare le persone se non vogliono rimanere, lasciare andare le cose se si rompono, lasciare che gli eventi seguano il loro corso.
Spesso risulto molto severo con gli altri esattamente come lo sono con me stesso e diciamo che non sempre la cosa è gradita. Quindi sto imparando a lasciare andare. Non lasciare perdere. E’ diverso. lascio che le cose seguano il loro corso. Lascio che le cose, se non sono dipendenti dalla mia volontà diretta seguano il percorso che devono seguire.
Non è semplice, per me, e questo credo sia dettato dall’insicurezza di non saper gestire gli imprevisti, o cose diverse da quelle a cui sono abituato e dunque, cerco di modificare gli eventi per metterli in una forma che conosco meglio. Direi che questo è un grosso lavoro a cui mi sto dedicando in queste giornate a Castiglioncello. Più che giornate se escludo le prove, parliamo di due o tre ore al giorno in cui per lo più devo studiare.
Aggiornamenti viaggio:
La preoccupazione per Nemo si sta abbassando, adesso so che è a casa e che presto sarò lì con lui. Lascio andare anche le preoccupazioni. Spero mi ami ancora quando tornerò da lui.
Vitto:
L’ostinazione è anche una grande virtù. Preparare una zuppa diversa a pranzo e cena per 6 giorni è una sfida molto ardua. Devo dire che qui a Castiglioncello il servizio catering ce l’ha fatta. Sono riusciti a farmi mangiare zuppe diverse a pranzo e cena con effetti nefasti sul mio intestino, e che non aiutano le prove. Ho fatto un po’ di spesa e credo che adesso mangerò un po’ solido loro malgrado.
Alloggio:
Dormo male nel mio lettino formato nano. Piccolo e scomodo. Sono pieno di dolori, ma lascio andare, aumento il tempo dedicato allo yoga per rimettermi in sesto.
Lavoro:
Il lavoro comincia a diventare davvero stimolante. Sto scoprendo nuove cose e voglio sempre di più. Ma in linea di massima ho sospeso volontariamente ogni forma di giudizio fino alla fine di questa sessione di prove.
A presto miei cari, avrete il mio diario di bordo!
…in questi giorni sono in crisi e questo inizio post mi ha dato una scossa… grazie, anche inconsapevolmente mi stai dando una mano 🙂
un abbraccio.
Mi spiace che tu stia male. Sono felice di poterti dare una mano a modo mio. Un forte abbraccio e spero di vederti presto sorridente!
sospendere il giudizio e lasciare andare sono cose difficilissime. per me lo sono state per molto tempo. ora ci trovo solo del bello.
forza Mirko, sei spettacolo 😀
Bibi
PS: certo che ti amerà, anche più di prima e sarò felice e scodinzoloso quando gli riapparirai davanti ^^
Non sai quanto mi manchi! Il mio pelosone! Io sto imparando. Si impara crescendo.
Concordo con Bibi, lascia andare, si vive molto meglio e in armonia con gli altri.
E non ti preoccupare per Nemo, non saranno alcuni giorni di lontananza a interrompere il vostro affetto, anzi.
Grazie Yari ti farò sapere come sarà l’incontro! 😛
A chiara piace tantissimo questa riflessione, è una giusta strada mirkello. l’origine del mondo ci accomuna ma poi creiamo tutto da noi… ce la si può e ce la si deve fare, tvb Kià
Grazie Chiaretta. Mi fanno solo bene le tue parole!
ahahah mi hai fatta sbellicare con le zuppe!!! Complimenti davvero ai cuochi per la fantasia, forse pensavano che vegan fosse sinonimo di centenario sdentato 😀
Rivalutarsi e riposizionarsi nei propri modi di fare è sempre un lavoro arduo… mi piace chi lo fa con costanza 🙂
Come vorrei anch’io saper lasciare andare in certi momenti! Quando la mente si ostina su alcuni pensieri 😦 pensieri che ti fanno star male, basterebbe saper lasciar andare e non fermarli e forse tutto sarebbe più facile!
E si direi che è un bel record quello di creare tutte queste zuppe diverse 😉