Nonostante la mia apertura e tolleranza al diverso da me ieri mi sono imbattuto in una discussione su Facebook con un mio amico del liceo. La discussione era relativa all’allattamento umano, e lo svezzamento vegan. I termini della questione erano questi: a suo parere svezzare un bambino in maniera vegan è arbitrario ed egoistico come battezzare un bambino nel cattolicesimo. Questa tesi è molto affascinante quanto vacua.
La scelta di svezzare un bambino in modo vegan è arbitraria quanto quella di svezzare un bambino in maniera onnivora. La domanda è: si può svezzare un bambino in maniera vegan? E’ ragionevole svezzare un bambino in maniera vegan? La risposta è: si, è possibile ed anche ragionevole. Ci sono medici che sostengono questa scelta, una minoranza sono d’accordo, ma ci sono. Proprio come vi ho raccontato qualche giorno fa per via della mia operazione, il medico sosteneva che la mia repentina ed efficace cicatrizzazione e disinfezione della zona operata dipendesse dalla mia alimentazione sana ed equilibrata. Quando gli ho detto di essere vegan ci è rimasto di sasso perchè per lui non era possibile. Secondo il suo parere medico dopo tutto il sangue che ho perso, e dovendo essere anemico perchè non mangio carne, sarei dovuto essere morto, invece ho reagito molto meglio dei casi soliti. Questo a sottolineare che se una mamma vegan deve affidarsi a un medico che supporti la scelta vegan, lo fa perchè il terrorismo psicologico di alcuni medici, la disinformazione e lo scoraggiamento dei parenti spesso necessita fonti e sicurezze autorevoli per difendere la propria scelta. in Germania, Gran Bretagna e USA allevare un bambino vegan e sano è molto diffuso e crea meno problemi. ma gli italiani sono tosti questo si sa.
Il problema posto poi da altri medici “tradizionalisti” è quello che il bambino debba essere svezzato intorno ai 4 mesi e da allora usare latte di mucca (o altro animale) e iniziare a dare al bimbo altri nutrimenti. Cioè razionalmente: Il latte umano per il bambino non va più bene dopo 4 mesi e bisogna dargli il latte di un altro animale. Il senso? Cioè qual’è il motivo? Quello di altri animali è più nutriente. Ed esattamente che lo si fa a fare il latte se non serve? Però casualmente i bambini vegani allattati dalle mamme umane si ammalano più raramente, come mai? Tramite il latte umano oltre ai nutrimenti essenziali si passano anche anticorpi, ecco perchè.
Ma vogliamo parlare della parola svezzamento? Quando nasce? Da dove? Svezzamento viene tecnicamente da “togliere il vizio”, perchè attaccarsi alla mammella della mamma è un vizio, che bisogna cessare il prima possibile. da quando? Dal 1800. Perchè? La mamma se smette di allattare il bimbo dalla tetta e gli da il latte di mucca può andare a lavorare prima, e togliersi dai piedi da casa e lasciare che del bimbo se ne occupino altri. Esattamente questa è l’origine della parola svezzamento e dell’uso e inizio di utilizzo del latte vaccino da piccolissimi. Non si riesce spesso a digerire il latte di mucca da piccolissimi perchè è troppo ricco di grassi e materie pesanti che il piccolo cucciolo umano non è strutturato ad avere. Ma il latte di vacca è più pratico per le neolavoratrici e si attua una rivoluzione culturale totale.
Tutto questo per dire che svezzare un bimbo in maniera vegan, vegetariana e onnivora è possibile. E’ una scelta dei genitori il tipo di cultura, anche alimentare, da passare al figlio. Poi il figlio sceglierà per se quando potrà, come in tutte le cose, ma se è possibile e ragionevole ogni bambino deve essere svezzato dai genitori in maniera sana e compatibile al proprio stile di vita.
Sono parzialmente d’accordo con te; senza alcun dubbio è possibile lo svezzamento vegan e considero l’uso del latte bovino e della carne assolutamente non adatto all’alimentazione umana. C’è da dire, però che, a parer mio, sarebbe bene “preparare” il fisico del bambino a digerire un pò di tutto ( magari avendo certezze sulla provenienza degli alimenti ), dando ovviamente la precedenza agli alimenti sani come la frutta e la verdura. Questo per evitare che, da adulto, si ritrovi ad avere difficoltà digestive o allergie a determinati alimenti che potrebbe invece anche scegliere di voler mangiare a prescindere dall’educazione etica ricevuta in famiglia; non so tu ma io stesso, quando ho smesso di mangiare carne, ho dovuto intraprendere una vera e propria “battaglia” in famiglia.
Il modo migliore per crescere un figlio, per me, consiste nel prepararlo a tutto, sia sul piano morale che fisico lasciandogli però la libertà di scegliere con la propria testa il meglio per lui; il buon esempio dei genitori, il dialogo costante con loro ed il confronto con persone diverse da lui faranno il resto.
Non si può e non si deve preservarli da tutti i mali perchè quando inevitabilmente capiteranno saranno indifesi ed incapaci di reagire.
Un caro saluto.
Caro mr. Loto chi passa da un regime alimentare onnivoro a vegano di solito diminuisce e progressivamente elimina le allergie. Quindi è molto difficile che un regime vegan dalla nascita porti disturbi alimentari o allergie. Quanto all’abituare i bambini a mangiare tutto per un futuro, prendo in prestito ciò che dici. Se gli alimenti che un giorno, poniamo il caso, mio figlio decida di introdurre nella sua dieta fanno male, tanto da doverlo abituare da cucciolo a sopportare certi veleni, credo sia il caso invece di ascoltare la natura umana ed evitarglielo. Non vedo perchè abituarlo a qualcosa che la natura non gli farebbe digerire, se non dopo averlo un po’ abituato da piccolo a creare delle difese verso quegli alimenti.
L’alimentazione fa parte della cultura e dell’educazione. Mio figlio potrà in futuro decidere per la sua vita, ma partendo da una scelta precisa mia. Poi sarà lbero di fare come crede e se ne troverà vantaggi accetterò un punto di vista diverso dal mio. Tutto qua.
la storia infinita.
stiamo progredendo verso un’accettazionepiù possibilistica e liberale dei punti di vista differenti dal proprio, il problema sostanziale è che non c’è ancora una sufficiente cultura informata ma permane caparbiamente l’informazione pilotata.
il risultato è che difficilmente si possono avere termini di paragone fin dalla giovane età e pertanto scegliere ragionevolmente senza condizionamenti risulta impossibile.
solo che, porca pupazza, chissà come mai sono sempre i veg* che vengono in qualche modo osteggiati, come se la scelta non possa essere altrettanto valida rispetto ad altre, proprio come dici.
ecco a me solo questo infastidisce, perchè viene dalla “massa” demagogizzata ritenuto perfettamente nei canoni e normale essere onnivori, magari cattolici, seguore lamoda e tutte queste cazzate. mentre se manifesti una liberissima scelta per nulla antietica anzi, per nulla antisociale, per nulla crudele, per nulla dannosa, ecco che sei un povero invasato che vuole costringere gli altri.
ECCHEPALLE posso dirlo?
la libertà di scelta dovrebbe essere questo: garantire che ognuno decida la propria, senza danneggiare gli altri.
veg* o onnivora o ascetica o altro.
poi se ne discute, ma a prescindere da questo diritto.
baci.
Bibi
Liberissima di dire quello che pensi!!! Sono d’accordo sul concetto di cultura, e che ne siamo carenti. Credo che con il tempo la società cambi, e posso dirti, da vegan da 9 anni, che i preconcetti e il rifiuto verso i vegan e i vegetariani è drasticamente diminuito anche se ancora non sparito… 🙂
Io voglio un mondo migliore di quello che ho ereditato. Sto lavorando per ottenerlo. So che tutti quelli che hanno commentato lo stanno facendo. Siamo sempre di più, in ogni campo a cercare di ottenere sempre un mondo migliore. Forza ragazzi, continuiamo! GrazieBbibi per il contributo! 🙂
Ciao Mirko! Sono SilviaF.
E’ sempre un piacere gironzolare per il tuo blog, soprattutto oggi che mi sono accorta di quanti argomenti tu possa trattare e con quale “diplomazia” tu riesca ad esporre il tuo pensiero… Complimenti!
Ti ho citato nel mio blog proprio per questo tuo post.
Salutoni
Silvia F.
Grazie Silvia mi fa piacere ti sia piaciuto il mio post! Benvenuta!
Tutto quello che avete detto è essattamente quello che penso anch’io e da mamma, come ho detto un sacco di volte, rimpiango il fatto di essere stata tanto ingnorante 18 anni fa quando è nato Matteo, mi sarei battuta contro il mondo intero pur di crescerlo, se non vegano, almeno vegetariano. L’ignoranza, la non conoscenza, purtroppo la fanno da padrona… Anche se ora nonostante tutto Teo è vegetariano per sua scelta e spero con tutto il cuore che la sua scelta continui ad essere coerente!
La tua ultima frase caro Mirko trovo sia la più giusta: “poi il figlio sceglierà per se quando potrà, come in tutte le cose, ma se è possibile e ragionevole ogni bambino deve essere svezzato dai genitori in maniera sana e compatibile al proprio stile di vita”… Il problema è che molti genitori non sappiano minimamente cosa voglia dire alimentazione sana 😦
Grazie Chicca come al solito sei un tesoro! 🙂 Si cresce e non si smette mai d’imparare! Sei riuscita a compiere una rivoluzione personale che con la sua positività ha coinvolto tutto il tuo nucleo familiare! La trovo una grande cosa compiuta in una vita. Pensa quante vite avete risparmiato fin’ora tutti e tre, e quanto meno avete inquinato l’ambiente! E’ una grossa conquista comunque! 🙂
bellissimo post… lo apprezzo perchè privilegio l’alimentazione vegan ma anche perchè allattare un bimbi è un’esperienza bella, unica, stancante e gratificante insieme e vale la pena protrarla il piu a lungo possibile… purtroppo è difficile avere accanto pediatri che ti sostengano… quando cominciai a dare assaggi di frutta a mio figlio, dopo poco la pediatra mi consigliò di provare a fargli anche brodini vegetali e omogeneizzati di carne bianca…. già la carne era eliminata in primis, ma posso dire con tutta tranquillità che i miei figli non sanno nemmeno che sapore abbia un omogeneizzato e non ho dubbi sulla genuinità di quello che hanno mangiato… e comunque, è giusto che da grandi possano scegliere la loro strada, ma perchè uno dovrebbe da piccoli indirizzarli a qualcosa che ritiene eticamente sbagliato ?! e a prescindere dall’etica nemmeno penso facciano bene alla salute certe cose…
ti mando un abbraccio grande, spero tu ti sia ripreso e che la convalescenza sia ormai al termine, un bacione grande a te e al tuo infermiere ;-))
Ciao maktuub era tanto che non leggevo un tuo commento o avessi tue notizie! Il mio infermiere sta benone e io mi sto riprendendo. Sono d’accordo sul tipo di scelta etica dei genitori che si rifletta sui suoi figli. Secondo me è molto meglio non abituare neanche poco a veleni alimentari “comunemente usati”. Sarà la scelta dei nostri figli poi a modificarsi e adattarsi a quello che è più corretto dal loro punto di vista. Abituare i bimbi a un po’ di veleno perchè potrebbero volerne di più (chiamo questi alimenti veleni, perchè è riconosciuto che il bambino, abbia bisogno di essere abituato ad alimentarsi di certe sostanze altrimenti sarebbero indigeste), è illogico, magari ascoltando il proprio corpo si renderanno conto che quel cibo non è strutturato per loro, non che piaccia o non piaccia. E’ una scelta più profonda e in eco con la propria natura non è solo una scelta religiosa, e di conseguenza opinabile. Grazie per il tuo contributo è sempre un piacere! 🙂
concordo con te Mirko, e aggiungo anche che se fosse veramente auspicabile abituare il bambino a tutti i veleni che vorrebbe poter usare da grande, be’ allora perche’ non abituarlo pian piano anche alle sigarette? e’ lo stesso ragionamento, no?
Credo fermamente che l’alimentazione vegan sia la scelta migliore, per averne provato su me stessa gli indubbi benefici. e allora, se fa bene a me, perche’ dovrebbe fare male a mio figlio?
Ottima analisi Benny! Ti appoggio! 😛
Ciao,
ma che belle parole. Stò appunto svezzando mio figlio ora che ha 6 mesi e vegan, visto che io sono vegan da 5 anni circa.
Vegan è decisamente meglio 🙂
Ottimo Marta! Se hai voglia raccontami in Privato la tua storia e se vuoi la raccontiamo per aiutare qualche mamma che vaga per il web e ha voglia di svezzare in maniera vegan il proprio cucciolo ma ne ha paura. Ti va?
L’indirizzo lo trovi su “Contatti” 😛
Ma qua tu mi scateni l’inferno! Io non paragonerei svezzamento Vegan e battesimo. Un bambino svezzato Vegan potrà da adulto diventare onnivoro, non é irreversibile, né dannoso. Un battezzato… se la piglia in sacoccia… come me… 😦
Non credo di essere stato io a paragonare lo svezzamento onnivoro al battesimo. Sbattezzarsi non è difficile, anzi proprio semplicissimo. Se vuoi informazioni vai qui: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
oppure: http://www.mednat.org/religione/sbattezzarsi.htm
Per il resto un bambino onnivoro come ero io (rifiutavo la carne già a 4 anni, non so da che corpo mi sia reincarnato) o vegan poi deciderà per se. Ma iniziare ad avvelenarlo coscientemente per paura che si avveleni da grande mi sembra cieco e bieco. scusa il gioco di parole.
Ciao Mirko, bello questo posto, che mi tocca da vicino come donna e come educatrice di asilo nido. In 5 anni che faccio questo lavoro soltanto due volte mi sono capitate mamme che volevano uno svezzamento vegetariano per i loro figli. La prima ha rinunciato dopo qualche mese, la seconda non ha nemmeno iniziato, si è scoraggiata in partenza. Perchè? perchè è stata ostacolata in questa scelta. E’ stata ostacolata dal nido stesso, probabilmente dai parenti, forse non era sicura nemmeno lei.
In quanto all’allattamento al seno, non sai quante mamme, ancora prima di partorire, dicono che non allatteranno perchè “con il biberon è più comodo”. E quelle che non vogliono allattare perchè temono di rovinarsi il seno?? Non solo si perdono un momento incredibile della vita, ma soprattutto negano al bambino un’esperienza fondamentale per la sua di vita: gli odori, il calore, l’affetto, per non parlare del nutrimento, dello sviluppo delle difese immunitarie….
Quante cose ci sarebbero da dire….. Ciao Mirko!
Cara Loira, le parole non sono mai abbastanza. il terrorismo psicologico che viene fatto a noi vegani è forte e lo sappiamo molto bene. in quasi 10 anni di veganismo posso assicurarti che lo so bene. Non avere una famiglia vicina, una madre a cui chiedere, una nonna può terrorizzarti nelle scelte da intraprendere nell’educazione (e quindi nell’alimentazione) del pargolo. Medici non aggiornati o scettici a prescindere non aiutano le neo mamme che vivono diversamente dai precetti studiati su polverosi libri. Come saprai da poco mi sono operato. Ebbene, il medico sapendo che ero vegano e che la mia guarigione è stata veloce era stupito perchè a suo avviso dovevo essere denutrito e malato. Invece, non empiricamente, gli ho dimostrato che, non solo è possibile, ma augurabile.