Queste sono delle semplici bistecchine di soya fatte ala pizzaiola ma il sapore di aglio e prezzemolo con i capperi e il sugo, ricorda moltissimo i condimenti di paste con animali morti pescati dal mare. Quindi l’idea è una pizzaiola però si può anche pensare alla marinara.
Ingredienti:
200 gr di bistecchine di soya
1 dado
2 spicchi d’aglio
1 bottiglia di passata di pomodoro
olio evo
3 cucchiaini di prezzemolo
1 cucchiaino di capperi
2 cucchiai di olive a rondelle (meglio se nere)
sale e pepe
Procedimento:
Mettete a bollire le bistecchine in brodo caldo per 20-25 minuti. In una padella molto capiente scaldate l’olio e soffriggete l’aglio. Versate le bistecchine da far dorare un po’, e poi aggiungete capperi e olive. Coprite tutto con la passata. Poco prima di finire la cottura, quando il sugo è denso, spolverate con il prezzemolo e girate per bene. Salate e pepate a piacere.
Bon Appetì!
non potrei farcela a mangiare una cosa che sa vagamente di animale morto 😦
Vero Bibi ma non sa di animale ricorda quei sapori e credo che per chi è in transizione sia un’ottima cosa e un buon aiuto!
Molto gustose ,magari accompagnate da un bel purè o una polenta 🙂
Polenta a mille Chicca bedduzza!
Quando sono passata al di qua pensavo che mi sarebbe mancato il pesce, il tonno in scatola, il sushi/sashimi… il salmone affumicato… nei mesi successivi alla mia decisione mi é capitato di rimangiarne… e ho scoperto che non mi mancava per niente, anzi, mi faceva proprio schifo. Poi é stata la volta del formaggio: idem, pensavo che mi sarebbe mancato, mi piaceva tantissimo, talmente tanto che non lo compravo quasi mai (una due volte al mese!) proprio per non mangiarlo… dopo alcuni mesi mi é capitato di mangiarne un poco e… non mi piaceva più… quindi da un lato mi son detta: ho fatto bene a “ricascarci”, é stato terapeutico e mi ha confermato le scelte fatte. Ma questa cosa mi inquietava a livello “psicologico”, allora riflettendoci ho capito che non mi mancava il gusto del formaggio (tra l’altro qui in Francia anche abbastanza puzzolenti…), il sapore di “mare” del pesce… no, mi mancava la sensazione piacevole che mi dava, all’epoca, mangiare QUEL cibo (non chiedetemi come faceva a darmi una sensazione piacevole, me lo sto chiedendo tutt’ora, ma ci siete passati anche voi… abbiate comprensione!). E credo che questo genere di preparazioni, con le alghe soprattutto, che ricordano questo “profumo di mare” in realtà le pensiamo come sostituti del pesce perché ci danno le stesse gradevoli sensazioni organolettiche. Questo spiega anche il fatto che a volte gli onnivori mangiano degli alimenti Vegani che noi descriviamo loro come “molto simili al pesce” e ne restano delusi… perché il nostro palato si é “affinato”, non tollera più il vero sapore del pesce, ma ne ha la stessa soddisfazione con preparazioni come questa! Sono stata prolissa, come al solito, ma sono arrivata in fondo! Bella ricetta! 😛
Sei come al solito puntuale n ogni tua osservazione Barbara. Grazie per il contributo e condivido pienamente quello che dici. Ma a volte aiutare qualche ricordo serve anche per variare! 🙂
Si si: infatti le alghe le uso molto volentieri in cucina! E se preparazioni come questa possono aiutare persone più restie ben vengano, ben vengano i piatti pronti a base di soia che sostituiscono le pepite di pollo etc. 🙂 Così tutti hanno la scelta e possono abbandonare il consumo di prodotti crudeli: più alternativa c’é più possibilità si aprono! 🙂