Operaie

Come molti di voi sapranno sono molto affascinato dall’analisi Politica. Mi piace leggere e guardare gli eventi, e gli inciuci, della politica, spesso finalizzati a preservare e perpetuare i privilegi piuttosto che occuparsi del benessere dei cittadini. Proprio per questo motivo se posso cerco di partecipare attivamente, oltre ad attività come manifestazioni, partecipando come pubblico a una trasmissione televisiva. La trasmissione in questione è quella condotta da Gad Lerner su la7 “l’infedele”.

Non è della trasmissione che vorrei parlarvi, ma di questo libro che Gad Lerner mi ha consigliato vivamente di leggere. Dopo i fatti di cui si sente parlare alla FIAT in cui è stato omesso lo stato di diritto ed messa al bando ogni possibilità di tutela dei lavoratori.

Operaie parla di Dongguann. Che cos’è Dongguan? Una città, verrebbe da rispondere, se il termine non si applicasse solo per difetto a un enorme agglomerato di fabbriche, collegate da una rete di tangenziali che non contemplano il passaggio, o anche solo la presenza, di pedoni. Ma perché a Dongguan arrivano ogni giorno,dalle sterminate campagne di tutto il paese, migliaia di ragazze? Qui la risposta è più semplice: intanto perchè le loro braccia sono le più ambite nel mercato del lavoro cinese, e poi perché, a Donnguan, una ragazza può realizzare il suo sogno, l’unico apparentemente concesso, in Cina,oggi: fare carriera. Certo le condizioni di partenza sono durissime: turni massacranti, paghe minime, il tempo libero reinvestito nell’apprendimento coattivo di quei rudimenti d’inglese senza il quale una carriera non può avere inizio. Ma le ragazze di Dongguan – e in particolare quelle che l’autore, in questo suo magnifico e appassionante reportage, ha seguito per anni, un giorno dopo l’altro – sono disposte ad accettare tutto: un nomadismo incessante (per una fabbrica in cui si trova posto c’è sempre un’altra che offre di meglio, e in cui bisogna trasferirsi il prima possibile); relazioni personali fuggevoli, ma irrinunciabili, anche solo per le informazioni che ne possono derivare; e una vita interamente costruita intorno al possesso di un unico bene primario,  il cellulare (perderlo, in un posto come Dongguan, significa conoscere all’istante una solitudine quasi metafisica). Sembra l’anticipazione di un incubo futuribile, ed è invece solo una scheggia di un presente parallelo al nostro, e molto più vicino di quanto vorremmo sperare.

Questo è quanto scritto sulla copertina per presentare questo libro. Molto spesso fisicamente, costoso (24 euro) ma avvincente e sicuramente una lettura originale.
Mi appresto a leggerlo e farvi sapere quanto sarà bello o deludente!
Per il resto grazie Gad!

Leslie T. Chang

Operaie

Adelphi editore

24 euro


7 pensieri riguardo “Operaie

  1. purtroppo è più vicino a noi di quanto si pensi, anche dietro l’angolo, in qualunque laboratorio cinese. Le condizioni sono incredibili con l’aggravante che non esistono, non hanno nessun diritto e nessuna possibilità!

    1. Si Roberta hai ragione e se penso che in Italia vorrebbero che gli operai rinunciassero a loro diritti per la produzione…è terribile. Leggendo questo libro sembra di leggere una favola impossibile, poi la riconosci tra la gente in giro e diventa un thriller dell’orrore….

  2. Molto interessante: mi piace la visione globale delle cose. Infatti di solito mi fanno incacchiare le persone che hanno una visione ristretta al proprio orticello… Questo libro sicuramente mi piacerà… Adelphi poi fa delle bellissime edizioni… 🙂

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...