Follie e pranzi di Natale

Anche quest’anno si è rinnovata e si è ripetuta la più grande operazione commerciale ad opera del Vaticano e della religione Cattolica. Quello che un tempo era l’idea di una giornata da passare in famiglia, in cui scambiarsi doni, sentirsi appartenenti a qualcosa e al genere umano è ormai diventato una farsa.

Parenti che si riuniscono e si vedono solo in quest’occasione, che si ripetono sempre le stesse cose e si rendono conto di quanto siano invecchiati, di come sono ingrassati o dimagriti, ostentano i loro successi professionali o nascondono le proprie delusioni. I regali sono diventati una orrida facciata di obbligo effettuato solo ed esclusivamente per dire che “quando ci si riunisce a Natale ci si fanno i regali”. Ma sono regali senz’anima, bagno schiuma, shampoo, creme emollienti e altri prodotti dozzinali recuperati al volo in uno squallido store sotto casa.

Il calore umano di stringersi attorno al bracere o al camino è diventata una lamentala su quanto faccia caldo in quella casa, solo perchè il padrone di casa ha messo il termostato al massimo giusto per vedere che non si bada a spese. I giochi con le carte tipici delle feste come le tombole, azzardano notevolmente e superano i costi degli altri anni, si azzarda e ci si spera, più delle altre volte, per far vedere che la crisi non si è sentita e che si è dei vincenti.

Le nonne che hanno difficoltà a volte a riconoscere i nipotini o i bisnipotini, coppie in via di scollamento che si lanciano occhiate per far vedere quanto brutta è la famiglia dell’altro, zii che interrogano i figli dei fratelli per mettere semplicemente in difficoltà, e padri che scrutano i figli per vedere se danno le risposte desiderate.

Insomma una raffica di falsità coperte dall’amore per il bambinello Gesù che nasce, di cui però non si sente parlare in nessuna famiglia mai. Pochissime vanno alla veglia e i figli all’uscita bestemmiano sonoramente perchè “era meglio restare al caldo che venire a rompersi le palle in chiesa e sentire tutto questo freddo. ieri ha pure nevicato…”

Insomma il natale è ormai svuotato del suo significato a quello che vedo (anche nella mia famiglia) e riempito da ostentazione e falsità.

Se ci credete e se avete avuto maggiore fortuna…Buon natale!

6 pensieri riguardo “Follie e pranzi di Natale

  1. Si! Evviva l’eremitaggio! Al massimo accetto un numero pari inferiore a 5!!! L’anno scorso coi soli cugini e quest’anno coi soli suoceri é stato perfetto! 🙂 E vegano! 🙂
    Hai ragione Mirko: ma la superficialità imperante (e l’ipocrisia aggiunta in dosi massicce) fa si che vada bene così… ai più… 😦

  2. la cosa che mi irrita di piu’ del natale, oltre all’ipocrisia imperante, e’ vedere i centri commerciali colmi e stracolmi di persone ridotte ad automi vaganti alla ricerca di inutili regali dell’ultimo minuto.. senza parlare poi dei vari tg che fanno minuti di servizi con interviste su chi compra cosa e quando…
    bleah!
    per fortuna non per tutti le cose vanno cosi’..

  3. Se c’è qualcosa che non accuserei in questo contesto è proprio la Chiesa. Mai sentito preti o papi incitare al consumismo o al commercio, tutt’altro.
    Per fortuna il mio Natale non è stato niente di tutto quello che hai scritto. Mi spiace per chi vive il 25 dicembre così. Per me non lo è mai stato, nemmeno quando ero lontano dalla mia famiglia per Natale.

  4. Caro Mirko finalmente riesco a scriverti, condivido appieno ciò che dici, anche per noi il Natale non è stato stato il massimo della vita, anche se devo dire che la colpa è un po’ anche nostra, almeno nel nostro caso non abbiamo avuto il coraggio di starcene per i cavoli nostri solo e semplicemente per non dare un dispiacere ai genitori nonchè nonni…ma forse sarebbere stati meglio anche loro e avrebbero mangiato quello che volevano senza interferenze 🙂
    Non ha senso cercare di far cambiare o perlomeno influenzare persone che non vogliono e a cui non gli frega nulla del tuo pensiero indipendentemente dal Natale 😦
    Dai forza l’anno prossimo ci si deve organizzare meglio e avere il coraggio di dire no all’ipocrisia!
    Un grande abbraccio TVB

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