Dopo la votazione di fiducia, inizia il movimento di cassa verso chi ha tradito elettori, partiti e presidenti e ha deciso di votare la fiducia al governo del napoleone in miniatura. C’è chi ha saldato il mutuo, chi ha ricevuto un’auto blu, chi un posto migliore, chi un parco nazionale. Si esatto, un Parco Nazionale, essattamente quello dello Stelvio. Il movimento dell’Svp sud tirolese ha votato la fiducia in cambio del parco, come aveva anticipato Il Fatto Quotidiano (qui).
Ieri pomeriggio i rappresentanti dell’Svp a Roma sono andati a parlare con il ministro Frattini, uomo di cui gli esponenti di questo movimento si fidano parecchio. La domanda che corre nelle redazioni dei giornali in questo momento è quale delle altre regioni abbia rinunciato a parte del Parco per garantire la fiducia a Berlusconi.
Il Parco dello Stelvio è il più grande parco storico italiano e si estende fra 4 provincie: Sondrio, Bolzano, Brescia e Trento. Quindi fondamentalmente la Lombardia o il Trentino decideranno se abbandonare la gestione del Parco. Lasciando maggiore territorio a disposizione quindi al Sud Tirolo o Alto Adige.
Per chi non conoscesse cercherò di riassumere brevemente che cos’è l’Svp. Svp (Südtiroler Volkspartei) è il partito che rappresenta la protezione della minoranza tedesca e ladina presente nella provincia di Bolzano. Da statuto l’SVP non ammette nel proprio partito cittadini che si sono dichiarati di madrelingua italiana. La prima grande opera di questo movimento, poi divenuto partito, fu quella di ottenere sotto il fascismo delle scuole di lingua tedesca in modo da evitare e contenere le migrazioni di abitanti del Sud Tirolo verso Austria e Germania. Da sempre l’Svp è stata alleata del centro sinistra che gli ha garantito dei posti in Senato e alla Camera dei Deputati. Nel 2008 però hanno deciso di correre da soli con l’appoggio di tutti i partiti di centrosinistra ed è stata una grossa sconfitta, seppur aumentando i voti nel loro bacino di utenza (provincia di Bolzano) e solo per la camera. Il 14 Dicembre il gruppo Svp ha deciso di astenersi per la fiducia a Silvio Berlusconi. Di lì la puzza incredibile di “Inciucio”.
Ma che problema c’è se solo l’Alto-Adige amministra il Parco dello Stelvio? Gli ambientalisti protestano. Secondo il Wwf nel Parco dello Stelvio aumenterebbero i pericoli per il paesaggio, il consumo di suolo, l’attività venatoria. Insomma, più cemento, più centrali idroelettriche, più cacciatori. Una vittoria del partito degli affari, con buona pace dell’oasi naturalistica. E questo perchè, secondo il Wwf, gli enti locali incontrerebbero maggiori difficoltà a respingere le pressioni delle lobby economiche attive nei rispettivi territori. (www.Ilfattoquotidiano.it)
Altra domanda prontissima delle redazioni dei giornali, l’Svp ha chiesto solo lo Stelvio? No. La Svp, infatti, preme anche per altre concessioni, come quelle che riguardano il rafforzamento del bilinguismo nei tribunali. Per ora comunque, si parte dallo Stelvio. Se il progetto andasse in porto, il parco nazionale verrebbe di fatto suddivisa in tre gestioni autonome. Una farebbe capo alla regione Lombardia, un’altra alla provincia di Trento e la terza a quella di Bolzano. Adesso invece le tre amministrazioni collaborano all’interno di un consorzio che risponde al ministero dell’Ambiente. Ognuno per la sua strada, chiede adesso Bolzano. E così il parco nazionale verrebbe praticamente declassato a interregionale. Al posto del consorzio, destinato a essere soppresso, verrebbe istituito un semplice comitato di coordinamento con i rappresentanti delle province e dei comuni interessati. (http://www.ilfattoquotidiano.it)
Questo è quello che B ha trattato con soli 3 deputati di un piccolo partito Italiano, che non si reputa italiano ed esclude le persone di madrelingua italiana. Per non parlare degli altri Zeri che hanno votato la fiducia o si sono astenuti facendogli credere di avere la maggioranza. Il deputato Razzi, aveva denunciato poco tempo fa che, i signori del Pdl, lo avevano contattato proponendogli di pagargli il mutuo, e lui si disse forte, e che non si sarebbe venduto per una cosa simile. Adesso però, il 14 dicembre, si è schierato con B, è evidente che devono avergli offerto di più.
Dall’IDv non se n’è andato solo Razzi ma anche Scilipoti, che ha dichiarato di non sapere cosa fare nei confronti della fiducia, anche perchè “Non mi ritrovo più nell’Idv, ad Antonio Di pietro non sta a cuore la mia causa, l’agopuntura”.
Insomma gli zeri in parlamento, entità sconosciute, adesso pesano e fanno pesare il proprio voto a dispetto degli italiani delusi e incazzati nei confronti delle attività politiche, e in particolare di questo governo. Città bloccate, fuoco e fiamme, non servono a far aprire gli occhi ai politici e i politicanti. Che si avvicini così la rivoluzione invocata da Monicelli?
Anche senza il Nano… quando ero più Piccola con i Miei Amici c’eravamo “Appropiati” PACIFICAMENTE di un Parchetto… anche se non era dello Stelvio andava Bene… ! ….e non c’è stato bisogno ne di dargli la Fiducia.. ne di saper Parlare in Tedesco…!!!Kizzyy