La condizione politica che sta investendo l’Italia è a dir poco esacerbata e anche peggio della questione Sarah Scazzi. Deputati e ministri che escono ed entrano dalle porte dei partiti come niente fosse, giocano ad infangarsi pesantemente anche se fino a poco tempo fa venivano difesi a spada tratta, l’udc contrario a Lega e berlusconi e al sistema bipolare italiano adesso vuole entrare nel governo mettendo delle condizioni, Fli che è contro al governo:” vogliamo le dimissioni ma non subito, però presto, magari domani, però un domani generico non proprio domani!”, insomma tutti ancorati alle poltrone e ai loro bei posti.
Ieri sera ho avuto una discussione molto nutriente dal punto di vista intellettivo. Si discuteva di quello che accade in giro e di quello che sostengo io delle due velocità del nostro paese, e del fatto che i nostri politici rappresentano uomini e donne degli anno ’50 che ormai non esistono più. Ma possiamo dire che sono tutti uguali anche se portano con loro due mondi differenti come modello raggiungibile? Fondamentalmente il concetto di base è che non sapendo a chi rivolgersi i partiti e i loro rappresentanti sono talmente fuori dal sistema paese e avulsi al concetto di ordinaria vita che si stanno immaginando tutti insieme un paese ideale. Abitanti di un’arcadia italiana.
Non si rendono conto i nostri parlamentari di cosa significhi guidare nel traffico, di cosa voglia dire fare la fila negli uffici, non hanno idea di cosa voglia dire fare anticamera per un timbro, fare la fila alla cassa del supermercato, avere il portafogli pieno di carte sconto per risparmiare pochi centesimi in qualunque supermercato in cui si capiti, avere un figlio che entra in casa stanco, bagnato dopo aver camminato un giorno in lungo e in largo alla ricerca di un lavoro o di un colloquio e sentirsi stupido e inutile perchè dalla laurea non è ancora riuscito a trovare lavoro neppure come barista, avere gli amici di tuo figlio che vengono a casa tua per cercare un po’ di serenità dato che in casa loro gli sguardi di pietà dei suoi genitori sono troppo pesanti, ragazzi laureati in ingegneria frustrati perchè fanno i camerieri a 40 euro al giorno in nero, operai che lavorano in nero per pochi spiccioli, operai stranieri che lavorano in nero e magari perdono una mano e non possono andare neanche all’ospedale per paura di essere arrestati e terrorizzati per il loro futuro e per la loro famiglia, evasori fiscali perchè non messi in condizione di pagare, lavoratori onesti che hanno difficoltà ad emettere fattura perchè i clienti preferiscono non avere carte compromettenti, assicuratori succhiasangue che aumentano le assicurazioni anche se sai bravo, dipendenti statali che vorrebbero fare di più ma sarebbero i soli magari nel loro ufficio e rallentano per lavorare a ritmo degli altri, poliziotti e carabinieri senza mezzi per controllare, alternative energetiche possibili ma non finanziate o agevolate per incuria, costruzioni in cemento invece di valorizzare strutture esistenti e disabitate o peggio ancora pronte a crollare.
Queste sono solo alcune cose che balzano all’occhio di tutti. Cose che tutti noi sappiamo e vediamo solo perchè viviamo nel mondo reale. Loro non ne sanno neanche una. Possiamo tenerli ancora? No, via tutti a casa. Riciclo costante per garantire che chi è in parlamento sappia quali siano i problemie s’impegni a risolverli. Fare politica dev’essere un impegno con conseguenze civili non un privilegio. Un onore pieno di oneri non una situazione di agio. Io per lo meno la vedo cosi.
Mi sembra il minimo. Mi preparo a una rivoluzione culturale e non è detto che non possa essere cruenta. Le rivolte civili sono iniziate, la gente si ribella e si rivolta già contro lo stato di assedio e di idiozia che ci sovrasta. io mi tengo pronto. Non posso permettere che altri lottino per me o che decidano per me. Sono dell’idea che se vuoi un diritto devi lottare in prima persona per ottenerlo non aspettare che altri si battano per te. Non sarà mai simile alla tua idea di diritto. Maggiore coscienza civile e partecipazione permette un mondo più simile ai suoi abitanti e meno ai suoi rappresentanti. Io ci sono!