Oggi sono a Venezia. Si laurea una mia amica e sono venuto a festeggiarla. Voi rispondere a quanti di voi mi hanno chiesto cosa significhi Shekkaballah. Tecnicamente nulla. E’ una versione arabeggiante e trasposta da me per indicare u scieccu ca abballa (l’asino che balla). A proposito di Sciecchi, l’altra sera mi è tornata alla mente una storiella, mentre guardavo Annozero.

Cin sono un padre, un figlio e un asino che devono portare parte del loro raccolto da un paesino all’altro. L’asino è carico di questo raccolto e sopra di esso siede il padre, il ragazzo invece tira le redini dell’asino a piedi. La gente vedendoli passare dice: “Ma guarda quel vecchio, se ne sta bello comodo, mentre suo figlio lo fa camminare a piedi senza vergogna”. Il padre a quel punto per non far parlare male la gente decide di scambiarsi con il figlio. la gente li guarda e dice: “Mah, che figlio ingrato, lui che ha la forza per affrontare la strada a piedi fa andare il padre stanco dopo una vita di lavoro a piedi!”. Allora i due per non far parlare la gente, decidono di montare entrambi sull’asinello. La gente: “Povero asinello, non solo gli porta il raccolto ma deve pure portare quei due sfaticati!”. Allora i due decidono di scendere entrambi, andare a piedi. la gente: ” Mah, guarda che cretini, hanno l’asino e vanno a piedi!”

Morale della favola, la gente parlerà sempre e comunque. Andate per la vostra strada e seguite quello in cui credete. Solo il tempo svelerà meriti e mancanze!

Detto ciò BUON WEEK END A TUTTI 🙂