La puntata di Annozero andata in onda ieri sera, ha avuto del surreale e a dir poco sconvolgente. Sembrava di guardare un film dell’orrore in prima serata e in diretta. Michele Santoro estremamente placido, è intervenuto pochissimo se non per coordinare i lavori come magistralmente fa un bravo giornalista. Il vero conduttore della serata è stato Luca telese che ha affrontato con la spada in mano gli ospiti in studio, facendo domande scomode e tirando fuori delle verità come vorrebbe fare Di Pietro ma con un linguaggio comprensibile, con poche pause ed un’efficacia a cui eravamo disabituati nel nostro paese.
Ospiti presenti in studio Italo bocchino, Pierferdinando Casini, Matteo Renzi, Maurizio Belpietro, Luisella Costamagna e gli immancabili Vauro e Marco Travaglio. Si inizia a discutere della crisi di governo, o meglio della maggioranza, o meglio del centro destra. Si sentono le parole di Fini a Perugia che è riuscito a sintetizzare i discorsi di Prodi, Veltroni e Bersani che a spizzico e boccone hanno cercato di dire in 4 anni. Fini apre all’integrazioni fra religioni, etnie e contro le discriminazioni sull’orientamento sessuale. Mi ricordava un po’ il discorso d’insediamento di Obama alla Casa Bianca. Mancava dicesse che suo padre non poteva bere un caffè in certi ristoranti e il discorso era identico. Ma Gianfranco, si rivolgeva a coloro che rimpiangono il fascismo, si chiamano camerata e senza pochi problemi entrarono nel Pdl sancendo Berlusconi come loro unico leader.
Quando si parla d’immigrati e permessi di soggiorno, viene detto a Bocchino se Fini ricorda che proprio lui ha scritto quella legge chiamata Bossi-Fini, o ha subito qualche operazione di rimozione forzata al cervelletto. Bocchino si difende senza argomentazioni, dice che Fini è maturato politicamente e si ispira alle destre europee. La mia domanda è: ma a quale? Sembrava più simile alla democristiana Merkel che a Sarkozy. Ma le anomalie della destra italiana ancora devono dare il meglio in puntata, secondo me. Davanti alle 5 persone appese alla gru Telese si scatena e, con un rigurgito Berlingueriano, snocciola argomenti validi su cui riflettere. Occhi bovini da parte tutti, restano sbigottiti dal fatto che esistessero punti di vista differenti dal proprio o da quelli che avevano sentito dire dalla carta stampata. Si parla di nuovi schiavi, costretti a lavorare per pochi spiccioli in nero e sfruttati dallo stato con la promessa di un permesso di soggiorno che si trasforma, spesso, in foglio di via. Casini dice che si dovrebbe manifestare in altri modi, ma alla domanda di Telese: “in quale modo?” non sa rispondere e cambia discorso parlando di aria bollita. Bocchino cita la legge Bossi-Fini mettendone in risalto le assurdità, esponendole però come genialiate e nel riferirle rallenta come se vedesse per la prima volta cosa c’è veramente scritto. Renzi la sa lunga e dice cose condivisibili fino a quando, una tagliente Luisella Costamagna gli chiede l’alternativa a questa situazione politica e lui di tutta risposta, cerca di slinguare casini invitandolo ad allearsi con Vendola, Di Pietro e il Pd.
Ma eventi più entusiasmanti ci saranno regalati negli ultimi minuti. Non parlo di Vauro, che con il suo talento mischia amarezza e ironia nella sua satira, ma poco prima, quando una ragazza del Pdl, definitasi elettrice di centro destra, chiede che cosa vogliano fare Bocchino e Casini per ricostruire la terza repubblica. Qui arriva l’apocalisse. Bocchino cerca di rispondere a cosa abbia di destra il suo partito e scivola rovinosamente sotto le domande insidiose e puntuali dei bravi giornalisti in studio, vagando e dimostrando di non sapere rispondere . Di fatto sono un partito simile a Rifondazione Comunista ma di origine fascista. Talmente a destra da sentire parlare Vendola nel corpo di Fini. Casini, dal canto suo, dice:”nella terza repubblica vorrei che non ci siano leader e partiti, perchè spiegarsi la realtà di oggi con ideologie come quella fascista, destra moderata, cattolicesimo attivo e comnismo non ha più senso” insomma sembrava di sentire Grillo. Tutti posseduti da altri, un gran minestrone, non sono più gli elettori ad essere indecisi ma i rappresentanti politici. Non sanno più che fare perchè la gente si è stufata di tutti loro. Il delirio manicomiale magistralmente diretto. Mi sembrava di sentire Hegel a proposito di shelling: “sembra la descrizione di vacche nere nella notte. Indistinguibili.”
Tremano davanti alle elezioni anticipate perchè sanno che tutti loro prenderanno bastonate. Io sto qui a guardare pronto all’azione!
Meno male che alla fine è arrivato Vauro…
Interessante: mi sembrava di leggere la telecronaca di un incontro di calcio, solo che invece di tirarsi la palla si passavano la patata bollente non sapendo come uscirne… questa é l’impressione che ho avuto leggendo il tuo articolo, senza aver visto la trasmissione… 🙂
Grosso modo l’idea è quella! solo che è sulla nostra pelle!
Eh già già già! 😦