Assassinio nel trevigiano.

Premetto che rifiuto la violenza in ogni sua forma e manifestazione. Anticipo che a mio avviso ogni forma di violenza e l’omicidio in capo a tutti è una degenerazione della mente umana che non è ammissibile mai. Piuttosto attingete ad altre vie, fuga, denuncia, qualunque cosa ma  mai uccidere.

Ho appreso oggi dai giornali che un uomo di 71 anni è stato soffocato con un cuscino e del solvente nella notte. Tre uomini sono stati coinvolti per commettere questo crimine per la cifra di 200 mila euro. La donna di 61 anni, dopo una notte d’interrogatorio, è crollata e ha confessato di aver assoldato un assassino per prendere l’eredità del marito. Questo omicidio è accaduto nel trevigiano dove campeggia la lega, e dove si sostiene che la maggior parte dei crimini siano commessi da extracomunitari. All’inizio dell’interrogatorio la “signora” aveva sostenuto con gli inquirenti che si fosse trattato di una rapina. Ovviamente di albanesi o rumeni.

Dopo la lettura di questa vicenda, mi viene in mente, un’assonanza. Seppur giovane, ricordo benissimo l’efferato crimine di Novi Ligure, commesso da Erika e Omar, dove all’inizio della vicenda si era parlato di assassini albanesi. Dopo poche ore, anche lì, crolla la menzogna e si scopre che sono stati due ragazzi italiani. Altro fatto simile mi è sembrato quello di Erba, in cui Rosa e Olindo, marito e moglie, massacrano la famiglia del vicino per antipatia. Si accusò all’inizio il capo famiglia tunisino, perchè straniero e spacciatore. Poi si scoprì che gli assassini erano i placidi vicini italiani. Insospettabili, etero, cattolici. Ma non fa testo, nè fa notizia scrivere “Coppia di italiani etero cattolici massacra una famiglia”. Eppure gli immigrati, gli omosessuali, se commettono qualche crimine, devono vedere scritta sui giornali, come prima cosa, la categoria in cui la società li circoscrive. Se sei uno studente etero, viene scritto “Studente ha fatto…”, se sei uno studente omosessuale sei “Ragazzo gay…”. Categorie dello spirito che servono a creare mostri e appetibilità di lettura.

Non voglio stare molto a discquisire si faccende come quelle degli appellativi. Quello che mi interessa al momento è l’aspetto politico della vicenda trevigiana. Innegabile che per essere lasciati in pace, ed assumere credibilità, i peggiori crimini commessi in Italia vengono attribuiti a persone extracomunitarie. Questo mi porta a pensare che ci sia una sorta di scudo mentale, del carnefice, dietro al quale sia facile nascondersi. Le proprie giustificazioni plausibili diventano l’arma di giustificazione. Se credo che sia normale che un extracomunitario rubi e uccida, userò un extracomunitario come scusa per coprire il mio furto e omicidio. Se i preti stuprano i bambini non si da la colpa a persone che fanno parte della chiesa, ma si dice che gli omosessuali infiltrati nella chiesa commettono quegli atti. Come a voler difendere una categoria e accusarne un altra per togliersi di dosso le grane.

Spero che presto la gente inizi a considerare la persona non come una serie di attributi accatastati. Vorrei che un giorno una persona possa essere considerata tale senza che alcuni appellativi, legati allo stile di vita, non ne oscurino altri. Quando una persona non verrà accusata per le scelte personali, o la provenienza, forse si parlerà meno di cosa “faceva parte” e si parlerà di più di cosa “ha fatto”. Citare una sola peculiarità è come condannare un’interà comunità o asserire che tutti coloro che sono in quel modo possano comportarsi nel medesimo modo. O peggio che chi condivide lo stile di vita di quella determinata persona, o appellativo, debba rivedere il proprio modo di vivere.

Diamo meno nomi e guardiamo più ai fatti.Sarà più facile individuare che il comportamento è da deprecare. Non creare categorie dello spirito di indesiderati o criminali. I turpi assassini di oggi erano cattolici, etero, bianchi, veneti e tutti con famiglia. Perfetti stereotipi del leghista-padano perfetto. Eppure…

9 pensieri riguardo “Assassinio nel trevigiano.

  1. Quello che tu dici è davvero molto triste, ho sentito la notizia ed è assurdo che si possa uccidere per avere un eredità, come è assurdo uccidere per qualsiasi motivo…Purtroppo siamo stati abituati a degli stereotipi sbagliati che vanno assolutamente corretti, non ci sono albanesi, rumeni o gay di cui aver paura ma di tutti, il tuo vicino di casa col quale hai amabilmente chiaccherato per anni può andar fuori di testa e ammazzarti per una banalità…proprio l’altra sera sentivo un professore a cui è stata negata una stanza in affitto perchè gay 😦 Assurdo che io giudichi una persona in base ai suoi gusti sessuali…quando poi ci sono maritini irreprensibili che vanno con prostitute o a cercare trasgressioni estreme con trans e gay e questo solo perchè forse non hanno il coraggio di chiedere alle loro mogli quello che realmente vogliono in un letto…e non parliamo dei preti ti farei raccontare dal papi il suo ultimo anno di scuola fatto in una scuola di preti!!! Dobbiamo imparare tutti a non giudicare chi ci sta vicino e non essere specisti, credo che questo termine in questo caso sia indicato!
    Ciao tesoro

    1. Grazie Chicca. Esattamente quello che dico. Valutare di caso in caso e senza pregiudizi. Ogni persona è un mondo a se. Ci sono cose che ci accomunano ad altri…ma non ci rendono simili. Sarebbe assurdo!

  2. Sono della stessa idea, però attento a non fare l’errore contrario, chi ci dice che quei signori abbiano votato Lega? Son Veneti ed abitano in Veneto, ma questo non li identifica politicamente, come dici ogni persona è un mondo a se.
    La cosa che invece mi ha più colpito è che sembra che i tre “signori” siano ex-amanti della “signora” in questione 😐

  3. Sono d’accordo anche io con quello che dite ma dobbiamo stare attenti a non errare anche noi, non dobbiamo correre il rischio di giudicare anche noi. Ad es quello che dice Chicca sui preti, mai generalizzare, personalmente conosco dei sacerdoti splendidi, che vivono per le strade con i barboni, che vivono nelle missioni, che rischiano la loro vita ogni giorno. Conosco dei sacerdoti che hanno salvato la vita a centinaia di ragazzi, togliendoli dalla strada e facendoli uscire dalla droga. Si, è vero, non si deve essere specisti, ma non dobbiamo esserlo neanche noi….

    1. Assolutamente d’accordo Paola. Però c’è da dire che proprio ieri il Papa ha detto che per l’affare pedofilia non ha vigilato. In realtà ha coperto e insabbiato. Ha scaricato le colpe sull’omosessualità non prendendosi le responsabilità che il caso imponeva. Anch’io conosco persone religiose eccellenti. Il proteggersi tra loro e il mancato intervento su casi di abusi su minori e donne è però una grave colpa della chiesa cattolica che non può solo chiedere scusa. Il terribile accentramento economico della Chiesa non è giustificabile in alcun modo. Se chiedono soldi (8×1000) e poi solo il 20% viene investito per le missioni e il resto viene spartito fra le varie curie…è una gravissima colpa e anche una truffa. Non dico che tutti gli appartenenti alla chiesa siano truffatori, altrimenti andrei contro al mio pensiero stesso. Che l’istituzione chiesa sia una non bella associazione è fuori dubbio.

  4. Su questo sono d’accordo. Come per tutte le cose, si dovrebbe cercare di non fare di tutta l’erba un fascio…Anche a me non piace l’istituzione chiesa, soprattutto dopo tutte le schifezze venute a galla, ma non mi sento di parlare di preti in generale, dovremmo dire alcuni preti. Il sostantivo “alcuni”, secondo me, è necessario….

  5. ho sempre dato appellativi precisi. “preti pedofili” e non tutti i preti. “La chiesa intesa come organo e vertici” non tutti coloro che sono cattolici. Speravo di essere stato più chiaro. Sono d’accordo sull’utilizzo di alcuni sia necessario…

  6. Hai ragione Paola era sottinteso che il mio pensiero era rivolto ad alcuni preti e non a tutti, io stessa ho avuto delle belle esperienze legate al prete che praticamente mi ha cresciuta e che poi mi ha anche sposata…come tu stessa hai detto è forse l’istituzione chiesa in se stessa che andrebbe rivista, i grandi come dici tu sono quelli che aiutano i ragazzi ad uscire dalla droga, quelli che lavorano in prima linea tra i poveri, quelli nelle missioni ecc. e non tutti i vari porporati, tutti belli ingioiellati che vivono nel lusso serviti e riveriti…

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