Tante volte mi sono sentito fare questa domanda. I vegetariani/vegani a volte si sentono isolati e si sentono soli nella propria scelta non sapendo che siamo moltissimi. Basta chiedere ai vostri amici quanti vegetariani o vegani conoscono e ne saltano fuori sempre due o tre almeno. Secondo i dati che circolano per ora, parrebbe che di vegetariani propriamente detti in Italia ne vivano 7 milioni. I vegani sarebbero circa 800 mila con forte concentrazione al Centro-Nord particolarmente a Roma e Milano. Quando si organizzano eventi del mondo vegetariano vi consiglio di partecipare e andare a conoscere altre persone che hanno fatto questa scelta. Il mondo vegan/vegetariano è composto di persone sensibili ai temi dell’animalismo e dell’alimentazione e possiede al suo interno gente proveniente dalle estrazioni più vaghe. Anche gli stili di vita sono i più diversi, essendo la vita vegetariana e vegana personale e basata su una filosofia. Alle cene Vegan/vegetariane non di rado vi capiterà di vedere allo stesso tavolo un avvocato con un hippy, o un medico con un seguace di dottrine orientali. Queste differenze a volte sono fonte di arricchimento personale e a volte sono viste come un limite. Si può ragionare e relazionarsi con la persona che si ha davanti per quello che è, oppure si può essere soggetti a congetture o parametri sociali. In base al proprio punto di vista, infatti, varia la percezione positiva, o negativa, degli incontri vegetariani.
Ma oltre all’aspetto numerico quanti tipi di vegetarismo esistono?
Vegetariano o Lacto-Ovo vegetariano è colui che esclude l’utilizzo di animali uccisi (carne, pesce, salumi ecc..) e parti del suo corpo (strutto, lardo, bottarga, …)
Ovo-vegetariano è un vegetariano che esclude il consumo di latte e latticini dalla propria dieta (burro, latte, mozzarella, formaggi, …) e per coerenza utilizza solo uova biologiche ripudiando la pratica dell’allevamento in batteria e a terra.
Lacto-vegetariano è un vegetariano che esclude dalla sua dieta le uova ma usa latte e latticini.
Vegan/Vegano/Vegetaliano è colui che decide di non nutrirsi di nessun alimento di origine animale, considerato superfluo, e si ciba di tutto ciò che il mondo vegetale ha da offrire. Questo tipo di dieta non mostra alcun tipo di carenze fatta eccezione della vitamina B12 che va integrata. Le condizioni igieniche di frutta e verdura di oggi non consentono all’uomo di ottenere la quantità di vitamina B12. Per quanto sia rara la carenza di questa vitamina consiglio di integrare con latti vegetali o cereali fortificati questo tipo di alimentazione solo per una questione di sicurezza. All’interno della famiglia vegana troviamo i Crudisti che si nutrono esattamente come i vegano solo che i loro alimenti non passano attraverso la fiamma. Nulla nell’alimentazione crudista viene cotto. Questa pratica ha il vantaggio di mantenere intatto l’apporto vitaminico, proteico e minerale degli alimenti. Non essendo sottoposto a cottura il cibo conserva tutte le sue proprietà di cui l’uomo potrà nutrirsi senza grossa fatica. Bilanciare questo tipo di dieta richiede informazione, e salvo la monotonia che potrebbe portare è salutare tanto quanto quella vegana o vegetariana.
Fruttariano a differenza di quello che hanno fatto credere in un film, non mangia solo frutta, nè tantomeno solo ciò che cade dagli alberi. Il fruttariano si nutre di tutti quegli alimenti vegetali che per essere raccolti non rovinano la pianta d’origine. Per lo più si cibano di frutta (da lì il nome) e sono tutti crudisti.
Tutto ciò che discosta da questa classificazione non è da considerarsi vegetariano. Usufruire saltuariamente di alimenti animali non fa parte del mondo vegetariano così come nutrirsi di pesce.
Il termine “vegetariano” fece la sua prima comparsa nel 1847 e più precisamente il 30 settembre di quell’anno quando venne ufficialmente utilizzato da Joseph Brotherton ed altri, a Nothwood Villa nel Kent, in Inghilterra, in occasione della riunione inaugurale della Vegetarian Society del Regno Unito.La parola deriva dal latino “vegetus”, che significa integro, sano, vigoroso, vivo. Prima del 1847 chi non si nutriva di carne era generalmente denominato “Pitagorico” o “aderente al ‘sistema pitagorico’”, in riferimento a Pitagora, l’antico filosofo-matematico greco, “vegetariano”. La definizione originale di “vegetariano” comprendeva anche la dicitura ‘con o senza uova o latticini’ e tale definizione viene utilizzata ancora oggi dalla Vegetarian Society. Tuttavia, la maggior parte dei vegetariani in India esclude il consumo di uova dalla propria dieta, così come avviene anche nei Paesi del Mediterraneo, analogamente a quanto faceva Pitagora.
Ci si può sedere benissimo vicino ad un vegetariano e mangiare carne, difficilmente un vegetariano che non abbia abbracciato questa filosofia da poco, darà fastidio a tavola. Quello che generalmente capita, da parte degli onnivori, è chiedere le ragioni del vegetarismo. Qualunque sia la risposta (etica, ambiente, salute) l’onnivoro può essere veramente interessato o iniziare a schernire il vegetariano per difendere la propria scelta. Io personalmente preferisco sorridere e lasciare che ognuno si goda il pasto senza creare divisioni a tavola. Se la persona è veramente interessata la invito a parlare di vegetarismo solo dopo il pasto. Altrimenti evito di rispondere. Il proselitismo e l’integralismo dialettico mostrato da alcuni vegetariani e da alcuni onnivori disturba solo la tavolata, non portando a nessuna conversazione costruttiva. Cercare di convincere è sempre una forzatura e non fa dubitare sul proprio stile di vita, porta solo a difenderlo con la stessa violenza subita. Essere di testimonianza del proprio stile di vita è, a mio avviso, la scelta migliore che si possa fare. Essere in salute e sereno è un obiettivo per tutti. La via è personale.
Interessante la differenzazione dei vari “stili” di alimentazione; che tu sappia esiste anche una definizione per chi esclude dalla sua dieta carne, latte, latticini, uova, tutti i derivati di origine animale ma si nutre di pesce oltre naturalmente a frutta e verdura?
Come definizione vera e propria non esiste. Che io sappia almeno. Gli unici che conosco che hanno un’alimentazione vegana ma che includono alcuni tipi di pesce o sue parti è l’alimentazione macrobiotica. Ma non è basata su esclusioni o ragioni etiche e ambientali. La macrobiotica è basata sul potere energetico del cibo. Anche le cotture si differenziano in base all’energia. Non so dirti molto altro perchè io e la macrobiotica ci siamo frequentati poco…
Leggerti è sempre un piacere…
Sono d’accordo cercare di convincere qualcuno porta solo ad una reazione difensiva…!Anche perchè io penso che una scelta così radicale non possa che derivare dall’interno!
Grazie mille!