Ieri primo Luglio c’è stata una manifestazione di liberi cittadini che ha voluto manifestare il proprio dissenso.
Piero Ricca era il moderatore del palco ed ha aperto la manifestazione
facendo leggere a una ragazza di 18 anni (Valentina) queste parole di Giuseppe Fava:
“Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”.
Molti gli interventi e le nozioni distribuite dal palco. Il dissenso e il senso di frustrazione era molto alto. Si è urlato “Rivoluzione” da Salvatore Borsellino in poi. Molti i personaggi famosi e non che sono saliti sul palco-carro in piazzale Cordusio
Il presidente provinciale dell’ANPI
giornalisti di Sky, Mediaset, Espresso e Corriere della Sera. Ma soprattutto comuni cittadini. Giovani e Anziani stufi di abbassare la testa e cercare di guardare altrove. Molto semplicemente i punti fondamentali per dire no a questa legge sono:
-informare rende liberi. Qualunque pastoia tra i fatti e i cittadini è sintomo di dittatura.
-La privacy è una scusa usata dai palazzi per coprire i soliti della Cricca. E’ una legge a tutela dei potenti e non dei cittadini. Chi delinque fa punito. Meglio arrestare delinquenti che tutelarne la privacy.
-Chi è sotto intercettazione se non ha nulla da nascondere non se ne preoccupa.
-Non è vero che siamo tutti intercettati ma potremmo esserlo. Così come è vero che siamo tutti onesti e potremmo non esserlo più.
-Questa legge così com’è fatta avrebbe insabbiato migliaia di processi che conosciamo, dei quali non saremmo a conoscenza.
-Questa legge rende difficoltoso il lavoro dei magistrati al punto da affaticare la macchina giudiziaria già lenta.
-Questa legge lede i primi diritti di libertà di espressione e di conoscenza.
-Ci dicono che siamo in democrazia perchè votiamo. Anche in Cina e in Iran votano…eppure…
Sono molteplici e numerosi i punti a sfavore di una legge così brutta come questa. Non si può continuare ad ignorare la Piazza. Lo fecero i Borboni, lo fecero gli Austriaci…Adesso sono a casa loro e le loro ingiustizie le hanno pagate con il sangue. Spero ci si fermi prima questa volta e che l’Opposizione si faccia tale.
Prima del controllo dei giornalisti sull’operato del governo c’è l’opposizione. Un’opposizione inesistente, come ora in Italia, favorisce l’agire indiscriminato di un governo senza scrupoli. Questa legge è un disegno voluto da Mastella prima che da Berlusconi. Informare sanamente e fino in fondo è l’obbiettivo di un giornalista. Non informare per confondere e manipolare è il disegno di questa Casta.
E’ assurdo che una delle poche voci veramente libere sia quella di SKY e che giornali e tv generaliste
siano allineate col governo. Sarà anche una strategia di mercato, ma brava SKY!
Semplicemente sky fa ancora informazione in maniera anglosassone. Quelle allineate sono tutte italiane e gestite dal governo italiano. Sky no. Forse è anche una strategia di mercato…ma viva l’informazione libera!
meno male ke almeno quelli di sky hanno avuto il coraggio di opporsi a questa legge…tutti gli altri dovrebbero prenderne esempio…